martedì 4 giugno 2013

Al cinema: non potete perderveli!!


Le recensioni di Bea

Buongiorno a tutti!
Scusate l'assenza prolungata, ma una vacanza e un mal di gola mi hanno tenuta occupata e lontana dal pc per un po'! 

Per farmi perdonare però, vi propongo due film ora nelle sale che sono a mio giudizio imperdibili!

Il primo è "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino. Ne avrete sicuramente sentito parlare se avete seguito il Festival di Cannes. Unico film italiano in concorso, non si è aggiudicato nessun premio e, ad esclusione della critica straniera, è stato accolto in modo tiepido e tacciato di essere un film pretenzioso.


Effettivamente Sorrentino mostra, rimostra, critica, insinua, nasconde quello che si potrebbe definire il fallimento de "La dolce vita"; i riferimenti a Fellini sono chiari e a volte necessari per cogliere sfumature altrimenti difficilmente comprensibili. Nel suo sesto film, il regista napoletano, inserisce mille e più spunti di riflessione, momenti critici e surreali che sono più veri e forti di quelli reali e volutamente enfatizzati. Dalla superficialità del mondo il personaggio interpretato dal superlativo Toni Servillo trova pace solo nei ricordi, ricordi di una vita che si è persa, inspiegabilmente. Carlo Verdone, Iaia Forte, Carlo Buccirosso, Giorgio Pasotti, e una sorpendente Sabrina Ferilli sono solo alcuni degli attori che aiutano a creare il movimento tra realtà e sogno che Sorrentino magistralmente dirige. Forse ci sono troppe cose, forse la lunghezza è eccessiva, ma l'omaggio a Fellini non è mai copia, ma ammirazione, riadattamento. Non si può non vedere, è un film che non racconta una storia, ma che dipinge quasi in un modo astratto un'intera vita.



Altra pellicola da non perdere (a meno che voi non abbiate meno di quattordici anni) è "Solo Dio perdona". Conoscete Refn? Avete visto "Drive"? No? Allora dovete rimediare. Come devo fare io che ho visto solo le ultime due opere di questo regista danese che riesce a colorare la malinconia. "Solo Dio perdona" non è la storia di una vendetta, come potrebbe sembrare, ma un'immagine della solitudine. Il meraviglioso Ryan Gosling, come in "Drive", ci parla con gli occhi, con la sua postura e, soprattutto, con le sue mani che sono capaci di toccare gli altri, di toccare la felicità, la stabilità che gli è stata portata via da Kristin Scott Thomas, mai così bella e così mostruosa allo stesso tempo; le colpe della madre ricadono sui figli e in una Bangkok divisa tra modernità e tradizione, il nostro anti eroe dovrà vedersela con un personaggio che non può essere definito cattivo, una sorta di Samurai con una propria morale.


Insomma ragazzi, guardate questi due film e soprattutto fatemi sapere, se avete voglia, cosa ne pensate. Sono davvero curiosa di conoscere il vostro parere su questi film così particolari; io li ho amati entrambi!

Buona visione, Bea!

Ps.Se volete sentirmi delirare sul cinema potete farlo ogni martedì sera in diretta dalle 20 circa alle 21 su www.randal.it sezione web radio. é possibile anche ascoltare il podcast e ovviamente mandarmi commenti, critiche, suggerimenti e chi più ne ha più ne metta via mail all'indirizzo beatrice.cusano@alice.it oppure sulla pagina del mio profilo facebook Beatrice Cusano! 

2 commenti:

  1. le mani di Ryan Gosling sono INcapaci di toccare gli altri! come me a scrivere sulla tastiera!!! :-)

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  2. A me La grande bellezza non è piaciuto molto, l'ho trovato troppo lungo, la ferilli fuori parte (42 anni, ma dove?), ma ho trovato molto bravo Tini Servillo.

    Ale

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